venerdì 20 aprile 2018

Gassificazione del carbonio: il contesto storico


L' origine di questa macchina risale alla prima metà del diciannovesimo secolo e ricoprì un ruolo fondamentale nella rivoluzione urbanistica che avvenne durante la rivoluzione industriale, in quanto per mezzo dei gassificatori veniva prodotto il gas di città, usato per l'illuminazione pubblica e nelle cucine.
Questa posizione prioritaria fu poi declassata con l'avvento del gas naturale e dell'energia elettrica, anche se fino agli anni Venti del Novecento, in piena Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato per la produzione di prodotti chimici sintetici e combustibili.
In ambito culturale il gassificatore di carbonio e più propriamente il suo prodotto economico principale, il gas di città, rivoluzionò lo scenario cittadino (si veda per esempio Parigi, soprannominata la "Ville Lumière")
e nel particolare il pensiero di molti letterari e pittori sempre più attratti dal raffigurare il paesaggio notturno non più completamente buio.

Attualmente le applicazioni più usate riguardano il trattamento tecnico dei rifiuti, la produzione di elettricità da combustibili fossili e lo sfruttamento dei prodotti della gassificazione per la produzione di ammoniaca e combustibile liquido. In conclusione nuove tecnologie di gassificazione sono state sviluppate per convertire rifiuti plastici in metanolo, mentre in Italia il processo è impiegato per trasformare residui pesanti delle raffinazioni del petrolio in energia elettrica negli impianti di Falconara, Priolo Gargallo e Sarroch.



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